La dolce valle del Kinzig, che ci accompagna all’uscita dalla Foresta Nera
Abbandoniamo ormai la Foresta Nera, percorrendo la valle dello Kinzig, che tra paesini ben curati, pascoli e verdi boschi, si immette nella valle del Reno, alle porte di Strasburgo.
Foresta Nera – Tappa 8: Mappa
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Cronaca di Tappa
Rifocillati da una notte ristoratrice, siamo pronti per affrontare la nuova tappa che, come deciso la sera precedente a cena, ci porterà a visitare Strasburgo. Eravamo indecisi se tornare una notte a Friburgo, ma il desiderio di visitare un posto nuovo ha prevalso.
La valle del Kinzig è più morbida rispetto alla valle del Gutach ed è puntellata da graziosi paesi, sempre perfettamente curati, e da tradizionali e solitarie cascine dai tetti in paglia e legno.
Seguiamo speditamente il Kinzig, attraversando Haslach, Biberach, ed inoltrandoci nuovamente (l’ultima volta fu nella Toscana Tedesca) in una regione predominata dalla cultura del vino.
Le colline della valle sono infatti ricoperte da verdi vigneti, che rendono il passaggio nelle strade secondarie molto suggestive. Superato Gangenbach, poco prima di Offenburg, In cima ad una collina, si staglia un castello. È lo schloss Ortenberg, punto di riferimento della regione.
Il castello, costruito tra il XI ed il XII sec, costituiva il centro amministrativo e militare degli Hoestaufen nella regione. Distrutto durante la guerra d’Olanda, per ordine del re Luigi XIV, e nuovamente nel 1697, prende il sembiante attuale nelle ricostruzioni di inizio ‘800, eretta sulle rovine medievali.
Oggi, il castello ospita un Youth Hostel , che permette una suggestiva esperienza di alloggio.
Raggiungiamo Offenburg nel primo pomeriggio. Siamo usciti ufficialmente dalla Foresta Nera, per rimanere, fino al ritorno a Basilea, nella valle del Reno.
Offenburg è una cittadina, che mantiene comunque il caratteristico centro con case a graticcio e tetti spioventi. Se Offenburg era la scelta come stazione per la notte, dato l’orario, decidiamo di proseguire per i 15 km che separano dal confine con la Francia, per avvicinarci il più possibile a Strasburgo. Raggiungiamo all’imbrunire la periferia di Khel, proprio sul confine. Troviamo dove dormire alla Landgasthof-Sonne a Neumühl, di conduzione familiare molto cordiali ed ospitali.
Andando in centro Khel per cenare, ci accorgiamo subito di essere usciti dall’idillio bucolico della Foresta Nera in quanto la cittadina è poco curata e senza particolari bellezze architettoniche. Inoltre, in centro, ci dobbiamo accontentare di un kebap pare, non esserci altro. Torniamo un poco sconsolati in gasthaus, dove ci addormentiamo tra il caldo d’Agosto e le radio a tutto volume delle macchine tamarre che sfrecciano sotto la finestra.