Strasburgo case a graticcio Petite france

Strasburgo: La capitale politica d’Europa

Dalla medievale Strasburgo, città libera, a centro della politica europea

La città di Strasburgo racchiude nelle proprie vie, nelle chiese, nei ponti che si affacciano sulla Petite France, patrimonio Unesco, una ricca e secolare storia. L’architettura medievale, con la sua possente cattedrale gotica, si fonde con le moderne costruzioni di vetro e acciaio, sede dei principali organi di governo europei. Una città di confine, per secoli contesa tra Germania e Francia, pare ritornata allo status antico di città libera, per essere la capitale di uno stato ben più grande, l’intera Europa. 

  

Strasburgo – Mappa

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Strasburgo

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Ponts Couverts: 48.580185, 7.739267
Petite France: 48.581334, 7.742583
Hopital Civil: 48.575940, 7.750264
Chiesa di San Tommaso: 48.579695, 7.745619
Cattedrale di Strasburgo: 48.581633, 7.750522
Palazzo d\’Europa: 48.594804, 7.771937
Corte dei diritti dell\’Uomo di Strasburgo: 48.596975, 7.774544
Parlamento Europeo: 48.597444, 7.768589

Era l’11 Settembre, e Strasburgo era scossa dalla notizia che le armate francesi erano state fatte a pezzi dai prussiani a Sedan, e che Napoleone III era sconfitto. L’assedio prussiano continuò fino al 27 Settembre, giorno della resa della città, che sarebbe diventata parte del neonato Impero tedesco, il secondo reich. Era il 1870.

La guerra Franco-Prussiana è uno dei tanti, e forse il più lampante, degli avvenimenti che hanno impresso una dualità Franco-Tedesca nella regione, l’Alsazia, e nella città, Strasburgo, Straßburg.

Strasburgo – Storia

Argentoratum. Il nome dell’avamposto militare romano costruito nella zona dove ora sorge Strasburgo. Prima dei romani, i Celti. La fortuna della città andò a pari passo alla fortuna della provincia romana imperiale, divenendo sede di un vescovado nel III sec. d.C.

Sotto Giuliano l’apostata nel 375 d.C, ad Argentoratum si tenne una grande battaglia nella quale le truppe romane sconfissero un soverchiante numero di Alemanni. Ma il destino dell’impero era già segnato. Pochi decenni dopo la battaglia di Argentoratum, gli Alemanni conquistarono definitivamente la città. Da qui, la città passò sotto gli Unni ed poi i Franchi.

Il nome Strasburgo viene citato per la prima volta nel documento datato 842 d.C. conosciuto come Giuramento di Strasburgo, il primo scritto in lingua romanza (francese e tedesco antichi), nel quale si prometteva fedeltà e intesa reciproca tra Lodovico il Germanico e Carlo il Calvo, nipoti di Carlo Magno, e che identificava la genesi degli stati francese e germanico.

Sotto il Sacro Romano Impero, Strasburgo prosperò, divenendo città libera imperiale dopo la vittoria nella battaglia di Oberhausbergen, datata 1262.

Falcidiata dalla peste nera del XIV sec. Strasburgo divenne teatro del primo pogrom della storia pre-moderna, durante il quale più di un migliaio di ebrei, accusati di propagazione della peste, vennero bruciati vivi (con grande gioia dei loro debitori). Nel 1518 un’altra piaga più particolare flagello la città. Nella cosiddetta piaga del ballo, circa 400 persone ballarono convulsamente per un intero mese, senza riuscire a smettere, in molti casi morendo per ictus, attacchi cardiaci o sfinimento. Seppur ancora avvolta nel mistero, l’epidemia viene oggi spiegata come probabile isteria di massa.

Strasburgo fu teatro della nascita della grande invenzione di Gutenberg, la stampa a caratteri mobili, che rivoluzionerà la storia della divulgazione delle idee. La città divenne un importante centro di stampa, dando vita al primo giornale moderno e al primo settimanale, a cui partecipavano corrispondenti da tutta Europa.

Convertitasi al protestantesimo, Strasburgo rimase neutrale durante la Guerra dei Trent’anni, ma ciò non le impedì di essere conquistata da Luigi XIV ed annessa al regno Francese. Nonostante la professione cattolica del sovrano, i protestanti di Strasburgo non vennero perseguiti, ma anzi alla provincia venne assegnato lo status di province à l’instar de l’étranger effectif, una sorta di provincia estera al Regno di Francia. Strasburgo divenne così un centro fiorente dell’intellighenzia dell’epoca, ospitando studenti del calibro di Gothe, e dando alla luce alla prima scuola di ostetricia del Mondo.

La “Marseillaise”, l’attuale inno francese opera di Claude Joseph Rouget de Lisle, nacque durante una cena a Strasburgo nel 1792.

Perso lo stato di città libera durante la rivoluzione francese, Strasburgo ebbe una forte crescita demografica ed industriale nel XIX sec. Con la Guerra Franco-Prussiana, la città passo sotto il neonato impero tedesco, per ritornare francese solo al termine della Prima Guerra Mondiale. Ritornò tedesca con l’occupazione nazista, che deportò l’intera popolazione ebrea cittadina nei campi di concentramento. La maggior parte dei cittadini non ebrei venne invece arruolata a forza nell’esercito tedesco, sotto la minaccia di ritorsioni ai propri familiari, e mandato al fronte orientale. I pochi che tornarono, vennero tacciati di collaborazionismo e tradimento. Strasburgo venne liberata il 23 Novembre 1944.

Nel 1949, la città fu scelta per ospitare il Consiglio d’Europa, con la corte dei diritti dell’Uomo e la farmacopea Europea. Questa scelta, unita alla forte immigrazione del secolo scorso, portò Strasburgo ad accentuare il suo carattere cosmopolita, già suo tratto distintivo delle epoche passate.

La Città

Arriviamo a Strasburgo in tram direttamente dalla stazione di Khel, seguendo la LINEA DLa fermata per il centro cittadino è la Porte de l’Hopital, nei pressi dell’Hôpital civil de Strasbourg , uno dei più antichi complessi medici di Francia. La porta dell’ospedale è una torre del XIV Sec. ed era uno dei sette ingressi cittadini dell’epoca. Della struttura ospedaliera, si nota già la caratteristica architettonica che distingue Strasburgo, i tetti spioventi carichi di alcove e finestrelle.

Seguendo il corso del fiume III raggiungiamo i Ponts Couverts, una serie di tre ponti e quattro torri, opera difensiva del XIII secolo, che solcano i quattro canali del suggestivo quartiere Petite France, che , insieme alla Grande Île di cui ne fa parte, sono patrimonio Unesco .

Strasburgo Hôpital civil de Strasbourg

Hôpital civil di Strasbourg

Strasburgo Pont Couverts Petite france

Lastruttura difensiva dei Pont Couverts

Ad Ovest della Grande Île, Petite France era il quartiere dei pescatori e conciatori in epoca medievale. Trae il suo nome dall’hospice des vérolés costruito nel XV sec. per ospitare i malati di sifilide, il cosiddetto male Francese. Ora è uno splendido intrico di stradine e canali, costeggiati da magnifici caseggiati a graticcio come la Maison des tanneurs e la maison Haderer, il tutto punteggiato da localini all’aperto. Valery ed io ci fermiamo in uno di questi a sorseggiare un the, contemplando la vivacità del quartiere.

Strasburgo maison des tanneurs

Le Maison des Tanneurs

Strasburgo petite france

Le Petite France

Strasburgo petite France
Strasburgo casa a graticcio petite france
Strasburgo Organo suonato da Mozart chiesa di san tommaso

L’Organo suonato da Mozart

Seguendo nuovamente il fiume III, sulla sponda della Grande Île, raggiungiamo la chiesa di San Tommaso , la più grande chiesta luterana di Strasburgo, mai riconvertitasi nonostante l’annessione alla cattolica Francia nel 1681. L’interno è stupendamente spoglio, il che risalta il magnifico mausoleo a Maurice de Saxe realizzato da Jean-Baptiste Pigalle. La chiesa è inoltre famosa per ospitare un organo Silbermann del 1741, suonato nel 1778 da Wolfgang Amadeus Mozart.

Strasburgo dettaglio mausoleo maurice de saxe

Dettaglio mausoleo Maurice de Saxe

Strasburgo mausoleo a maurice de saxe nella chiesa di san tommaso

Mausoleo a Maurice de Saxe

La Cattedrale

Inoltrandoci nelle vie della Grande Île, passando dalla piazza Gutenberg, ci si staglia di fronte l’imponente Cattedrale de Notre Dame  . Da Khel, la torre si stagliava in lontananza, già visibile, un punto di rifermento per i viaggiatori alsaziani. In città, la cattedrale fa capolino da ogni angolo, quasi un monito sull’onniscienza cattolica. Aprendo alle 14, Valery ed io facciamo un giro nell’antistante piazza, sulla quale si affacciano antichi edifici e dove, immancabili, a Natale si organizzano i classici mercatini.

Strasburgo facciata della cattedrale

Facciata della Cattedrale

Strasburgo la torre della cattedrale

L’imponenza della Cattedrale di Strasburgo

L’interno della cattedrale è imponente, caratterizzato dalla cupezza classica delle cattedrali gotiche. L’orologio astronomico, tra i più grandi al mondo, è uno dei monumenti principali. Ma imperdibile è la salita in terrazza, 332 gradini tramite una scala a chiocciola, che permette una vista a 360° di Strasburgo, e dei suoi tetti, carichi di finestrelle che rendono l’immagine qualcosa di unico.

I palazzi di governo d’Europa

Usciamo dalla Grande Île attraversando il ponte Saint-Guillaum, per poi costeggiare nuovamente il Fiume III fino al Musée Adolf-Michaelis, da cui imbocchiamo la Allée de la Robertsau, un elegante viale sul quale si affacciano consolati e rappresentanze permanenti degli stati europei. Il viale diventa Avenue de l’Europe da cui affianchiamo il Consiglio d’Europa, e, poco più avanti, la Corte dei diritti dell’Uomo, alle cui ringhiere sono affissi striscioni di sensibilizzazione sui più svariati casi che richiederebbero più attenzione mediatica.

Strasburgo consiglio d'europa

Consiglio d’Europa

Strasburgo palazzo d'europa
Strasburgo Corte dei diritti dell'uomo
Strasburgo corte dei diritti dell'uomo

Ricongiungendoci al fiume, arriviamo fino al parlamento europeo, la cui struttura cilindrica in vetro, che riflette le varie bandiere delle nazioni europee, è entrato nelle immagini collettiva di noi europei.

Strasburgo parlamento europeo

Parlamento Europeo

Strasburgo parlamento europeo

La torre della cattedrale ci osserva da lontano, richiamandoci a se. Rientriamo nella Grande Île, per un ultima immersione nelle strade medievali, immaginando vecchi mestieri e lugubri processioni verso il centro gotico di culto. Ma noi andiamo in senso opposto, tornando al tram, in direzione Khel, per le ultime tappe del Giro della Foresta Nera.

 

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