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Il Golfo del Morbihan – tra preistoria e natura

Il Golfo del Morbihan, testimone della preistoria europea

Con base a Vannes, l’antica capitale della Bretagna, partiamo per la scoperta del Golfo del Morbihan, tra coste lussureggianti, costantemente modificate dalle maree, e puntellate da Dolmen e Menhir. Visiteremo gli allineamenti di Carnac, e gli antichi porti di Auray e Vannes stessa.

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Il golfo di Morbihan è un golfo naturale che, attraverso la baia di Quiberon, sfocia nell’Oceano Atlantico. La linea della costa è altamente frastagliata, immersa in una rigogliosa vegetazione ed in continua evoluzione poiché modifica periodicamente il proprio aspetto a causa della potente influenza delle maree, che da millenni sono parte integrante della vita della regione. Il paesaggio del golfo è punteggiato di innumerevoli barchette, piccoli pescherecci e chiatte che collegano, tra di loro e con il continente, le oltre quaranta isole presenti.
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Il Morbihan è però soprattutto il testimone millenario delle società preistoriche che hanno abitato il continente europeo. Sulle sue acque si riflettono dolmen, menhir, cairns e tumuli, segnali dei più antichi insediamenti umani conosciuti. Si stima che alcuni di essi risalgano al 3500 a.c. , secoli prima dei megaliti britannici di Stonehenge.

Vi è una teoria secondo la quale un tale significativo numero di strutture preistoriche nella regione, dipenda dal fatto che, migliaia di anni fa, parte di questo bellissimo golfo fosse un enorme osservatorio astronomico. Il centro, e pulpito di tale osservatorio sarebbe il grande menhir di Locmariaquer, un tempo alto 20 metri (e del peso di oltre 300 tonnellate), oggi spezzato in quattro parti disseminate al suolo. Davvero difficile immaginare come le popolazioni dell’epoca fossero riuscite ad erigerlo.

Una testimonianza davvero importante è poi rappresentata dal Cairn di Gavrinis.  Si tratta di una tomba a galleria tra le più antiche rinvenute. Il sito sorge su di un isolotto nel mezzo del golfo che ai tempi della costruzione (quattromila anni prima di Cristo) era collegato alla terraferma, a poca distanza da Lamor-Baden. E’ proprio da questo paesino che partono le visite guidate all’isola ed al tumulo, unico modo per vederlo da vicino, e per poterci entrare. Le decorazioni incise sulle pareti del tumulo, rappresentanti asce, scudi e divinità, elevano il cairn de Gavrinis ad uno dei monumenti d’arte neolitica più apprezzati al mondo.

Il sito megalitico più famoso e più imponente per la quantità di megaliti, è però sicuramente Carnac. Il complesso è composto da più di 10000 menhirs, disposti in tre distinti allineamenti che occupano una vasta area del comune di Carnac. Le teorie sulle ragioni che hanno portato alla realizzazione degli allineamenti si sprecano; la più accreditata è, tuttavia quella relativa all’osservazione astronomica. Nei mesi estivi è possibile entrare nel sito solo attraverso le visite guidate (non ce ne sono in italiano), ma è comunque possibile osservare i megaliti seguendo tutto il percorso pedonale che circonda il sito. Nei mesi meno turistici l’accesso invece è libero (aumentando il fascino di poter vagare liberamente tra queste pietre erette millenni or sono)

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La Giornata nel Golfo del Morbihan

Vannes è il nostro quartier generale ed è da lì che partiamo di buon’ora per la scoperta del Morbihan. La prima tappa sarebbe il Tumulo di Gavrinis.  Arriviamo, con uno splendido tempo tipicamente oceanico (sprazzi di sole alternati a veloci temporali) a Lamor-Baden, da cui appunto partono le navi turistiche per il Tumulo. Vista dalla terraferma, con un poco di nebbiolina, l’isoletta sembra davvero l’unico posto dove possa trovarsi una tomba vecchia di seimila anni (!). Davvero altamente suggestivo. E allora non vedi l’ora di salire sulla barca e fare un tuffo nella preistoria. Purtroppo, però, il nostro ottimismo viene stroncato dal cartello in biglietteria che reca la scritta “biglietti esauriti per i prossimi due giorni”. Rimaniamo qualche minuto interdetti, prima di accettare l’amara realtà. Non aver potuto visitare il Cairn du Gavrinis, rimarrà per sempre un triste ricordo che ci porteremo dietro dalla Bretagna.  Per evitare il nostro fatale errore, potete prenotare le visite telefonicamente (+33 0297571938), oppure, direttamente al piccolo porto, dove troverete l’ufficio turistico/biglietteria/negozio di souvenir con un cartello all’esterno che vi dice qual è la prima data utile per visita. Per maggiori info: 
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Sul golfo del Morbihan, oltre a Vannes, si affaccia Auray, incantevole paesino con il bellissimo e storico porto di Saint-Goustan. Nel tragitto tra Lamor-Baden ed Auray, e da lì verso Carnac, ci facciamo guidare dalla carta stradale della Bretagna, attraverso le strade meno battute, che si inoltrano nel fitto della vegetazione, e che seguono la tortuosa linea della costa. Con il tempo grigio e piovoso ed il mare che fa capolino tra la vegetazione, trovo grosse affinità tra la Bretagna e la Nuova Zelanda (e non sarà l’ultima volta, durante questo viaggio, che avrò questa impressione).

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Mi convinco sempre di più, che il modo migliore per visitare il golfo di Morbihan sia la bicicletta. In macchina ho potuto scorgere solo velocemente delle immagini che avrebbero meritato più tempo in contemplazione, come la vista del porto di Le Bono, o del centro balneare di Trinite sur Mer. L’automobile ti consente solo un assaggio delle vedute del mare tra i boschi, delle  coltivazioni di molluschi e delle barche arenate sul fondale fangoso durante la bassa marea. Il Morbihan deve essere assaporato con calma e con pazienza, come fanno i dolmen o le maree, che da millenni lo osservano e ne fanno parte.

Da non perdere nel Golfo del Morbihan

Seppur innumerevoli angoli del Golfo del Morbihan siano fonte di stupore e meraviglia, alcuni luoghi che si affacciano sul millenario specchio d’acqua non possono essere perduti.
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