Foresta di Paimpont

La Foresta di Paimpont

La Foresta di Paimpont, Broceliande, regno delle leggende di Re Artù

La Foresta di Paimpont è riconosciuta a livello mondiale come uno dei possibili luoghi in cui le leggende del ciclo di Re Artù hanno avuto corso. Si incappa nella Tomba di Merlino, nella Valle senza ritorno, nei luoghi che hanno visto svolgersi gli incantesimi della Fata Morgana, il tutto avulso da una fitta, verde ed impenetrabile coltre arborea.

La Foresta di Paimpont è sicuramente una tra le mete bretoni che più fortemente desideravo vedere, sin dalle fasi iniziali dell’organizzazione del viaggio in Bretagna. Non nascondo, tuttavia, che ero pervaso da un leggero senso di scetticismo: la paura di trovarmi di fronte ad una “baracconata” turistica da villaggio dei pirati di Gardaland era davvero tanta. La foresta, conosciuta anche con il nome di Broceliande, è infatti profondamente connessa al ciclo delle leggende arturiane ed è considerata il luogo in cui queste leggende si sono consumate. Non a caso lo scrittore Tolkien, prese spunto da questo nome per il suo Beleriand, descritto nel Silmarillion.

Il timore di trovare attori travestiti da cavalieri della tavola rotonda, in attesa di strappare alle frotte di turisti qualche scatto (vedasi gladiatori per le strade adiacenti il Colosseo), era quindi forte.

Fortunatamente questi timori si sono rivelati infondati. Le frotte di turisti ci sono, nomi e luoghi altisonanti legati alle leggende del mito bretone anche (la tomba di Merlino o la Fontana di Barenton ad esempio), ma in tutto questo, la foresta mantiene un mistico ed antico fascino, che proviene dai fitti alberi secolari, dai sentieri che costeggiano laghetti e monasteri e, forse, dalla convinzione della popolazione locale che in fondo le antiche leggende possiedono sempre un poco di verità.
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Broceliande è il frammento più grande di una più antica foresta che occupava l’Argoat, la regione interna della Bretagna.

Il centro abitato più grande della foresta è Paimpont, da cui partono tutte le principali escursioni a piedi per la regione boschiva. La foresta è principalmente di proprietà privata, sfruttata per il suo legname, ma ampie zone e sentieri sono liberamente accessibili ai turisti. Appare tuttavia difficoltoso addentrarsi liberamente nel folto degli alberi.

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Raggiungiamo Paimpont dopo aver percorso la suggestiva strada che parte da Ploërmel e giunge in paese attraverso una ripida e lunga discesa costeggiata dai fitti alberi. Nel tragitto, abbiamo avuto modo di fermarci nel sito dove si consumò la celebre Battaglia dei Trenta, che alimentò il mito delle gesta cavalleresche di epoca medievale.

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Paimpont è un grazioso villaggio, composto da case in pietra ben conservate che si affacciano sulla via centrale. In centro sorge l’Abbazia de Notre-Dame de Paimpont monument historique de france, originariamente monastero benedettino del VII sec. Dell’antico Monastero, tuttavia, non vi sono più tracce visibili e l’aspetto attuale del sito è quello che risale al XIII sec.. Dall’abbazia, che si affaccia sullo Étang de Paimpont, parte un percorso a piedi di 4 km che segue la circonferenza dello specchio d’acqua, regalando splendide immagini del monastero riflesso sul lago, e permettendo una prima immersione nel folto della foresta.

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Dopo esserci rifocillati alla Terrasse de l’Abbaye, prendiamo la macchina per spostarci verso i luoghi che hanno alimentato la fama leggendaria del luogo. Purtroppo la lotta con gli altri turisti per trovare parcheggio è serrata.

La fontana di Barenton

Secondo la leggenda, il luogo in cui Merlino incontrò per la prima volta Viviana. Per alcuni invece, potrebbe essere la fonte dell’eterna giovinezza, che risiede nascosta nel folto della foresta, che si palesa solamente ai puri di cuore. Seppur non impossibile da trovare, la fontana di Barenton è ben nascosta nel folto della foresta, raggiungibile attraverso intricati sentieri che si inoltrano tra alberi, muschio e stanchi ruscelli. Il commediante vestito da arciere che attende alla fonte, non toglie totalmente lo spirito di quiete del luogo.
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La tomba di Merlino

Situata in prossimità della strada, la tomba di Merlino è costituita da un cerchio di pietre nel centro di una radura all’ombra degli alberi. È difficile riuscire a fare una foto senza che qualche turista attraversi l’obbiettivo. Usanza comune è quella di depositare messaggi, oggetti o viveri di ogni sorta sulle pietre che ricordano lo stregone. Tutto ciò con buona pace ambientale della foresta (carte di caramelle, cartoni di succhi di frutta… Chissà se Merlino apprezza)
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Castello di Comper monument historique de france

Il castello, a tre chilometri dal villaggio di Concoret, si ritiene fosse appartenuto a Salomone, re bretone del IX sec. d.C.. Circondato da laghi e stagni, per tutto il XIII secolo, fu considerato uno dei più ambiti castelli della Bretagna e per questo fu oggetto di diversi assedi e battaglie. Dopo essere passato di mano diverse volte, nel XVI secolo venne totalmente distrutto da Enrico IV, nell’ambito delle Guerre di Religione che sconvolsero la Francia alla fine del ‘500. Il castello, oggi Centro Arturiano, si affaccia sul lago ritenuto lo specchio d’acqua della Dama del Lago della leggenda di Artù (colei che diede Excalibur al re).
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La foresta inoltre, proprio per la propria discendenza antica, ospita diversi alberi secolari imponenti, testimoni forse oculari, delle gesta arturiane delle leggende
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