Il primo tratto del Freedom Trail di Boston
Con un solo giorno a disposizione, il modo migliore per visitare i punti più caratteristici della capitale del Massachusetts, è il Freedom Trail di Boston. Il Freedom Trail, è il percorso che tocca i luoghi in cui si sono consumati gli avvenimenti che hanno condotto alla Guerra di Indipendenza Americana, e alla conseguente nascita degli Stati Uniti d’America.

È una Domenica di Maggio, e la città risuona delle campane delle chiese che chiamano i fedeli a raccolta. Arrivo a Boston intorno alle 10 e parcheggio al City Place Garage, un silos sotterraneo vicinissimo al punto di partenza del Freedom Trail: il Boston Common.
Il percorso del Freedom Trail è tracciato al suolo da una fila di mattoni rossi. Non sempre il segnale è ben visibile, soprattutto nella parte iniziale del cammino oltre che nelle zone in cui la pavimentazione è anch’essa fatta di mattoni rossi, creando una intricata sovrapposizione ( ho seguito per alcuni minuti il bordo di un marciapiede rosso pensando fosse il trail). É altamente consigliabile avere con sé una mappa.
Boston Common
Massachusetts State House
Completata nel 1798, è il centro amministrativo dello stato del Massachusetts.
La cupola rivestita d’oro è uno dei simboli della città, che fa della State House, uno dei più apprezzati edifici governativi degli Stati Uniti. L’edificio è visitabile . Proprio di fronte alla State House, ed ai margini del Common, si trova il monumento al 54th Massachusetts Regiment, eretto in onore del primo reggimento di volontari neri della guerra civile americana, nonché di William Carney, il primo nero a ricevere la medaglia al valore del congresso.
Park Street Church

Granary Burying Ground

Datato 1660, il Granaio prende il nome dall’edificio cui il campo santo era adiacente. Alcuni dei più importanti cittadini della storia americana sono sepolti qui (i “residenti”dovrebbero essere circa 5.000, anche se le lapidi sono solo 2.300). Riposano nel Granaio: Paul Revere, i firmatari della Dichiarazione di Indipendenza Samuel Adams, John Hancock e Robert Treat Pain e i familiari di Benjamin Franklins. Il cimitero è perennemente oscurato dagli alti palazzi costruiti nei secoli e, mentre si vaga tra le lapidi, si ha la sensazione di una distorsione temporale. All’ingresso del sito, aperto tutti i giorni dalle 10:00 a.m. alle 5:00 p.m., viene distribuito gratuitamente una guida con le informazioni sul luogo.
King’s Chappel
King’s Chappel Burying Ground
Adiacente alla King’s Chappel, il sito rappresenta il primo luogo di sepoltura della città. Qui riposano il primo governatore del Massachusetts John Winthrop e la prima donna ad essere sbarcata dalla Mayflower, Mary Chilton. Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00.
Benjamin Franklin Statue & Boston Latin School
Old Corner Bookstore

Il più antico esercizio commerciale di Boston, costruito nel 1718, inizialmente come drogheria. La dissidente religiosa Anne Hutchinson viveva in questo edificio, organizzando letture delle scritture, in un modo reputato controverso, tanto da venir scomunicata ed esiliata in Rhode Island (dove fondò Portsmouth). Una volta diventata libreria, l’Old Corner divenne ll centro delle pubblicazioni di metà ottocento dell’elite letteraria americana, e Boston, la mecca della cultura nazionale. Di fronte all’Old Corner Bookstore, vengo avvicinato da un inserviente della pulizia cittadina, che mi chiede se ho bisogno di informazioni e mi lascia una mappa del Freedom Trail (gli americani sono molto gentili). Al lato opposto della strada, il monumento a ricordo della tragica carestia irlandese attira il visitatore. La carestia causata dalla malattia della patata irlandese, provocò circa un milione di morti per inedia, e altrettanti migranti negli Stati Uniti, soprattutto a Boston, ove crearono la più grande comunità di espatriati irlandesi al mondo (come si può notare anche dal file The Departed)

Eretto nel 1729, fu l’edificio più grande della Boston coloniale. Non una chiesa, ma un luogo di incontro in cui i coloni potevano confrontarsi e prendere le decisioni per la comunità. L’Old South Meeting House fu teatro di diversi avvenimenti che portarono allo scoppio della Guerra di Indipendenza degli Stati Uniti. Il più importante, fu l’incontro avvenuto il 16 Dicembre del 1773. Oltre cinquemila coloni erano presenti all’interno dell’edificio, per decidere cosa fare delle oltre 30 tonnellate di tè in attesa di essere sbarcate da tre navi all’ancora al porto. Una volta che il tè avesse toccato il suolo americano, si sarebbe dovuta pagare una tassa all’Inghilterra, cosa che i coloni non volevano fare, non avendo alcuna rappresentanza nel governo della corona. Dopo l’ennesimo tentativo fallito nel rispedire il tè nel vecchio continente, Samuel Adams pronunciò la frase “questo consiglio non può fare altro per salvare il paese”. Si ritiene che questa fosse una frase in codice rivolta ai Sons of Liberty per farli marciare, travestiti da indiani Mohawk, al Griffin’s Wharf e gettare a mare 340 casse di tè. Questo gesto, passerà alla storia come il Boston Tea Party. Per info
Old State House
All’ombra degli imponenti grattacieli del centro di Boston, si erge la “piccola” Old State House, la sede del governo della colonia dal 1713. In questo edificio si consumarono i principali avvenimenti verso l’indipendenza americana. I discorsi accalorati di James Otis, i rifiuti della casa dei rappresentanti della colonia alle nuove tasse inglesi, per giungere alla prima lettura della Dichiarazione di Indipendenza, eseguita dal balcone della Old State House, che la elesse a sede del governo del nascente Commonwealth del Massachusetts.
Site of Boston Massacre

A terra, di fronte alla balconata della Old State House, una targa indica il punto in cui si consumò l’avvenimento noto come il Massacro di Boston. Nel 1768, infatti, per sedare le rivolte che stavano aumentando in città, gli inglesi inviarono a Boston 2000 giubbe rosse per controllare la città. Boston era allora abitata da 16000 persone ed era, pertanto, solo questione di tempo prima che la situazione degenerasse. Il 5 Marzo del 1770, dopo un alterco tra una giubba rossa ed un cittadino, questi fu colpito dal calcio del moschetto dell’inglese. Le persone nelle vicinanze, che avevano assistito alla scena, cominciarono a inveire contro il soldato inglese, ormai stanchi delle angherie subite da parte della guarnigione. Volarono pietre ed un capannello di gente accerchiò l’inglese. L’arrivo di altre giubbe rosse salvò il soldato, ma non sedò gli animi dei coloni che arrivarono a colpire con una mazza il volto di un Inglese. Ne seguì una raffica di moschetti, che disperse la folla ma lasciò a terrà cinque morti civili. La propaganda dei Sons of Liberty contro gli inglesi fu astuta e brutale, la corona venne tacciata di tirannia ed i rapporti tra la corona e la popolazione civile divennero sempre più conflittuali.
Faneuil Hall

Prestando attenzione al tracciato rosso del Freedom Trail, che si confonde con i mattoni rossi della pavimentazione, si raggiunge l’elegante, e anch’esso rosso, edificio del Feneuil Hall. Costruito da un ricco mercante, il complesso divenne, inaspettatamente, il luogo in cui i Sons of Liberty manifestavano la loro contrarietà agli inglesi e protestavano avverso i provvedimenti di tassazione della corona, coniando il famoso slogan “no taxation without rappresentation”. Alle spalle dell’edificio, si trovano il Quincy Market e il Faneuil Market, strutture del 19mo secolo ristrutturate, in cui sono presenti cucine multietniche. Prima di proseguire nel tragitto del Freedom Trail, ci si può approvvigionare ad uno degli innumerevoli banchetti, immaginando di trovarsi nel mercato del XIX sec.