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Martha’s Vineyard – l’isola dell’élite USA

Martha’s Vineyard, l’isola di villeggiatura dell’élite americana

Grazie alle sue spiagge sabbiose, al clima favorevole e alla vicinanza al centro della megalopoli atlantica (la BosWash, l’area metropolitana tra Boston e Washington), l’isola di Martha’s Vineyard è stata eletta a centro estivo dell’alta borghesia americana, di attori famosi ed ex presidenti USA. Non annoverati in tali gruppi, i miei colleghi ed io ci accontentiamo di percorrere le strade insulari in bicicletta, in una prima, tiepida, giornata di primavera.

Martha's Vineyard e star and stripes flag
La bandiera a stelle e strisce, sul traghetto per Martha’s Vineyard

Nel weekend di libertà del mio viaggio di lavoro nel New England, ho avuto modo, oltre che di visitare l’elegante e storica Boston, di scoprire Martha’s Vineyard, isola situata a Sud di Cape Cod, Massachusetts, rinomata località turistica estiva e luogo di riposo dell’élite americana. Mi accompagnano in questo viaggio i colleghi Ivan, Pablo (argentino da 5 anni in Italia) e Tony, imperturbabile e imperscrutabile essere umano.

Il modo migliore per visitare l’isola, secondo il nostro collega indiano Aju, è a bordo di scintillanti biciclette, facilmente noleggiabili appena approdati a Martha’s Vineyard. Accettiamo la sfida e decidiamo di percorrere il tragitto più battuto dai turisti che tocca solo la parte est dell’isola: si parte dall’approdo di Vineyard  Haven, (collegato con la terraferma attraverso traghetti che partono da Woods Hole), e si segue la costa fino alle cittadine di Oak Bluff e Edgartown per tornare poi all’imbarcadero percorrendo una strada nell’entroterra. Il tutto in circa 30 km di percorso.

La storia di Martha’s Vineyard

Ville su martha's Vineyard
Eleganti ville sulla costa di Martha’s Vineyard, viste dalla nave

L’isola era in origine abitata dalla popolazione nativa dei Wampanoag. Nel 1642 iniziò l’occupazione inglese, con la fondazione del primo insediamento che diverrà in seguito Edgartown. Il capo dei coloni, Thomas Mayhew, instaurò buoni e duraturi rapporti con gli autoctoni. Non si praticava una discriminazione degli indigeni, ma anzi gli stessi venivano accettati ed educati nelle scuole dell’isola, insieme ai ragazzi bianchi.  Nel XIX sec, Martha’s Vineyard vide un forte sviluppo commerciale grazie alla caccia alle balene, che collassò però intorno alla seconda metà del medesimo secolo, quando in Pennsylvania si scoprì il petrolio (che si rivelò un combustibile per lampade più economico rispetto all’olio di cetaceo). Intorno al 1870 l’industria della caccia alla balena si era praticamente estinta dall’isola. Nel 1872, con l’arrivo della ferrovia a Woods Hole, sulla terraferma, iniziò lo sviluppo turistico estivo di Martha’s Vineyard. Le lunghe spiagge sabbiose ed il clima molto favorevole (la temperatura estiva raramente supera i 32°), portarono, sin dalla fine del XIX secolo, alla costruzione di un numero sempre maggiore di alberghi e luoghi di villeggiatura, assurgendo Martha’s Vineyard a luogo di vacanza delle più alte personalità americane.

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Risiedettero, o visitarono con regolarità l’isola, personalità quali gli ex presidenti Obama e Clinton, attori e personaggi di spettacolo tra cui David Letterman, Bill Murray, Meg Ryan, Dan Akroyd e Spike Lee solo per citarne alcuni. Jim Belushi è seppellito su Martha’s Vineyard (anche se il primo luogo di sepoltura è stato spostato in quanto la tomba era spesso soggetta ad atti di vandalismo).

Per la famiglia Kennedy, invece l’isola è teatro di tragedie. Il fratello di JFK, Ted Kennedy fu coinvolto (e causa) nell’incidente automobilistico in cui perse la vita Mary Jo Kopechne nel 1969. Nel 1999, il figlio di JFK, John Fitzgerald Kennedy Jr. rimase invece ucciso in un incidente aereo al largo dell’isola.

Martha’s Vineyard in bicicletta

Giro dell’isola in bicicletta (o meglio, di una piccola parte) con partenza da Vineyard Haven, per giungere a Oak Bluff e Edgartown, sotto il segno di panini con l’aragosta, IPA e squali bianchi.

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Da Vineyard Haven a Oak Bluff

Il primo tratto di strada che parte dalla stazione di arrivo dei traghetti di Vineyard Haven. Superiamo quartieri residenziali immersi nel verde o con vista oceano, per raggiungere Oak Bluf, ameno paesino che riporta l’immaginazione ai film americani di fine secolo scorso, su tutti, Lo Squalo.

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Edgartown e ritorno

Dopo un sostanzioso pasto, lasciamo Oak Bluff per raggiungere Edgartown, vecchio villaggio di cacciatori di balene, oggi elegante cittadina di villeggiatura piena di ville e alberghi di lusso. E poi, il ritorno a Vineyard Haven, dove ci attende una sorpresa all’imbarcadero…

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