Lasciamo Roslin e la misteriosa cappella a mattino inoltrato, per dirigerci verso la prossima tappa di questa lunga giornata: Stirling.
Grazie alla propria posizione strategica, Stirling è stato un centro focale nella storia della Scozia: “He who holds Stirling, holds Scotland”, chi controlla Stirling, controlla la Scozia, oppure Stirling “Gateway to the Highlands”. Numerose battaglie furono combattute nel territorio di Stirling, le più importanti delle quali durante la Guerra di Indipendenza Scozzese del XIV sec: la Battaglia del Ponte di Stirling (1297) e la Battaglia di Bannockburn (1314), in cui parteciparono (e vinsero) rispettivamente William Wallace e Robert the Bruce (e ampiamente citate nel film Braveheart)
La storia di Stirling
La regione di Stirling è abitata da tempi antichissimi. Tra i più importanti reperti che testimoniano i primissimi insediamenti, si annoverano le ossa di Torbrex Tam, un ragazzo sui vent’anni, vissuto intorno al 2100 a.C. e i cui resti furono ritrovati in un sepolcro di pietra (una cista) nel XIX sec. Seppur costruzioni difensive esistevano probabilmente già durante l’età del bronzo, fu durante l’occupazione romana della Britannia che vennero poste le fondamenta di quello che diventerà l’attuale castello di Stirling (anche se le vere testimonianze romane sono ormai scomparse)
Stirling si è sviluppata nei pressi del più meridionale del River Forth, punto di collegamento tra Highlands e Lowlands, posizione di grande importanza strategica. Il ponte di Stirling, rimase l’unico attraversamento del fiume, percorribile tutto l’anno, fino alla costruzione del Alloa Swing Bridge nel 1885.
Il ponte, e la centralità di Stirling come collegamento tra Low e Highlands, portarono le principali battaglie della Guerra di Indipendenza Scozzese ad essere combattute tra le colline della regione (e riprese nel file di Mel Gibson). Nel 1297 a Stirling Bridge, dove William Wallace sconfisse gli inglesi, e a Bannockburn, dove Robert the Bruce, conquistò, sul campo di battaglia, l’indipendenza dall’Inghilterra.
Stirling mantenne la propria centralità nella storia Scozzese anche durante Guerra Civile Inglese (1642-51), che vide contrapporsi le fazioni di Engangers contro i sostenitori del Kirk Party. E ancora durante le sollevazioni Giacobite del XVIII secolo e i moti del 1745 guidati da Bonnie Prince Charles.
Fino agli inizi del XX secolo, Stirling fu un importante centro portuale sia fluviale che marittimo. Già nel XIV secolo era florido il commercio con città dei Paesi Bassi e del Belgio, oltre che con Danzica, che ospitava una numerosa popolazione di scozzesi.
Con l’arrivo della ferrovia a fine XIX sec, l’importanza del porto decrebbe gradualmente, giungendo a cessare le proprie attività a metà del XX sec.
Stirling, la mappa
Un giorno a Stirling
Lasciata la Roslyn Chapel, seguiamo la M8 e poi la M9 fino a Stirling. Il traffico è scorrevole, la guida a destra (con cambio automatico) non richiede troppa attenzione, se non nell’affrontare le rotonde scozzesi.
Usciti dalla highway, proseguiamo lungo la strada che porta verso il centro di Sterling, attraverso quartieri residenziali caratterizzati dalle basse case. Sulla via, abbiamo modo di fermarci al sito della battaglia di Bannockburn, fondamentale battaglia della Guerra di Indipendenza Scozzese, e su cui veglia una severa statua di Robert the Bruce a cavallo (che terrorizza Siggy).
È quasi ora di pranzo per cui parcheggiamo la macchina in un silos in centro, e ci fermiamo a mangiare al Blue Lagon Fish and Chips, dove iniziamo la nostra dieta scozzese di pietanze immerse in olio, e dove sono tentato da un tipico dolce della tradizione, il Mars fritto, ma che non ci azzardiamo a provare.
Al termine del pranzo, con Siggy che ha fatto incetta di nuggets di pollo, e Valery inorridita dal gusto della brown sauce (ancora oggi non ho capito per quali piatti possa essere abbinata), proseguiamo verso la Top of the Town (la città vecchia), direzione castello. Nel tragitto, abbiamo il primo assaggio del clima tipicamente scozzese. Nel giro di pochi minuti, si alternano sole e veloci piovaschi, lasciandoci in un costante stato di bagnato/asciutto.
Church of the Holy Rude
Poco prima di arrivare al castello, seguendo Spittal st. e St. John st. giugiamo alla chiesa Holy Rude. L’importante edificio datato 1129 è strettamente legato alla monarchia scozzese in quanto luogo di battesimi e incoronazioni dei monarchi scozzesi. La Church of Holy Rude ed è una delle uniche tre chiese in Regno Unito, ancora in uso, ad aver celebrato un’incoronazione. L’evento dell’incoronazione di James VI nel 1567 è ricordato da una placca vicino all’altare. Molto suggestivo anche il cimitero che si estende nel parco adiacente la chiesa.
Prima di entrare nel luogo sacro, Siggy viene attratto da una serie di cannoni che puntano ad un vecchio campo di tiro.
Il castello e l'Argyll's Lodging
Sempre nei pressi del castello di Stirling, si innalza la Argyll’s Lodging, antica residenza rinascimentale dei conti di Stirling, e di Argyll. La costruzione è considerata dalla Royal Commission come la più importante town-house di tale periodo ancora esistente in Scozia. Purtroppo non riusciamo a visitarne l’interno, ma solo il cortile.
Affrontata un’ultima scalinata, giungiamo al castello di Stirling. Sull’ampia spianata si affollano bus di turisti che si riversano verso il cancello di accesso alla fortezza, sotto i vigili occhi di Robert the Bruce. A sfondo del castello, le colline, le prime Highlands, e il monumento a William Wallace, che svetta a tratti illuminato dal sole, altrimenti oscurato dalle nubi.
La visita al castello ci richiede un paio d’ore, per cui è pomeriggio inoltrato quando varchiamo il cancello in uscita. Non abbiamo purtroppo tempo per andare a visitare il monumento a William Wallace (che custodisce il pesante spadone a due mani del guerriero)
Scendiamo quindi verso il centro di Sterling, la King Street, la via dei locali e dello shopping. Passeggiamo ancora un poco per il centro, per poi fare la prima spesa del viaggio in un Iceland, negozio che vende quasi solamente prodotti surgelati. Il tratto fino alla nostra casa a Doune è breve, non dovrebbero scongelarsi.
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